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sabato 5 maggio 2018

GIORNATA MONDIALE PER L'IGIENE DELLE MANI

GIORNATA MONDIALE PER LA CAMPAGNA PER L'IGIENE DELLE MANI: POCHE SEMPLICI REGOLE PER FRONTEGGIARE UN'EMERGENZA MONDIALE

 

Occorre sensibilizzare le diverse componenti professionali  di ospedali e case di cura sul contrasto alle infezioni correlate all'assistenza (ICA) o Infezioni delle Organizzazioni sanitarie (IOS) e la diffusione di batteri multi-resistenti agli antibiotici

 

Milano, 5 maggio 2018 - Le Infezioni ospedaliere,  oggi meglio definite Infezioni correlate all'assistenza (ICA) o Infezioni delle Organizzazioni sanitarie (IOS), delle   residenze per anziani (RSA) o strutture di lungo-degenza o di riabilitazione, costituiscono una grave minaccia per la salute di milioni di pazienti nel mondo.  Esse costituiscono  un problema crescente  poiché aumentano i pazienti in età avanzata e/o con malattie croniche e/o in trattamento con farmaci che diminuiscono le attività di difesa del sistema immunitario, gli interventi medico-chirurgici sono sempre più invasivi e in condizioni di aumentato rischio. Il loro contrasto passa anche attraverso semplici gesti, come il lavarsi puntualmente le mani, veicolo attraverso il quale passa una rilevante fetta di contagi. 

AMCLI – Associazione Microbiologi Clinici Italiani riafferma, in occasione della GiornataMondiale per la campagna per l'igiene delle mani, che si celebra oggi 5 maggiol'importanza di far crescere la sensibilità su questo semplice atto di igiene personale, i cui effetti ricadono a cascata sull'ambiente e sulle persone che frequentano gli ambienti di cura.

 

Uno studio del 2013, condotto dagli European Centre for Control of Diseases (ECDC) ha stimato 3.200.000 pazienti con IOS in un anno negli ospedali per acuti in Europa. Le più frequenti forme di IOS sono Polmoniti nel 23%, Infezioni sito chirurgico nel 19%, Infezioni vie urinarie 19% e batteriemie da Catetere venoso centrale 11%.(http://ecdc.europa.eu/en/publications/Publications/PPS-HAI-antimicrobial-use-EU-acute-care-hospitals-V5-3.pdf). Parimenti, lo studio Multistate Point-Prevalence Survey of Health Care–Associated Infections, N Engl J Med 2014; 370:1198-1208March 27, 2014 DOI: 10.1056/NEJMoa1306801

(http://www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMoa1306801#t=articleha calcolato che circa 75000 pazienti muoiono in un anno negli USA a causa delle IOS In Europa si calcolano circa 29.000 morti per causa diretta delle IOS. In Italia si valutano 2600 morti per causa diretta delle IOS.

Si muore di più per causa delle IOS che per incidenti stradali in Europa: 29.000 per IOS rispetto ai 26.000 per incidenti stradali rilevati in Europa nel 2014.

 

Una delle cause di questo fenomeno è certamente la diffusione di batteri multi-resistenti agli antibiotici (MDR). Oltre il 25% delle IOS è causato da batteri MDR. Questi batteri sono selezionati dal consumo di antibiotici spesso usati in modo non corretto sia per trattare l'uomo che per gli allevamenti degli animali.I batteri hanno sviluppato meccanismi di resistenza sin dall'era preistorica semplicemente per sopravvivere. Oggi con l'abuso degli antibiotici non facciamo altro che selezionare i batteri più resistenti ed eliminare i batteri più sensibili

Uno studio commissionato dal Governo Inglese ad un Economista (Prof O'Neil) ha dimostrato che ad oggi si stimano 750.000 morti nel modo per anno a causa della resistenza agli antibiotici e che se non si controllerà la diffusione dei batteri MDR, nel 2050 si conteranno 10.000.000 di morti. Più del cancro che ne fa 8.000.000. Nel 2050 la resistenza agli antibiotici costerà 100 trilioni di Dollari USA del prodotto interno lordo mondiale (si veda https://amr-review.org/sites/default/files/AMR%20Review%20Paper%20-%20Tackling%20a%20crisis%20for%20the%20health%20and%20wealth%20of%20nations_1.pdf)

 

L'Italia è fra i paesi dove i batteri MDR sono più diffusi poiché non sono state attivate azioni di sorveglianza, prevenzione e controllo come in altri paesi. Nel rapporto annuale fatto dagli ECDC

(si veda http://ecdc.europa.eu/en/publications/publications/antimicrobial-resistance-europe-2014.pdfl'Italia è fra i paesi a maggior diffusione dei batteri MDR:
S. aureus resistente alla meticillina (MRSA) 34% degli isolati da sangue per batteriemia rispetto all'Olanda con lo 0.3%
 Klebsielle pneumoniae resistenti ai Carbapenemi (KPC) 33% rispetto all'Olanda con lo 0.2%. In Olanda muoiono circa 5 pazienti all'anno per sepsi da MRSA. Negli USA nel 2005 si sono contati 19.000 morti per MRSA nel sangue In Olanda muore lo 0.3/1.000.000 negli USA 63/1.000.000. In Italia non si ha un dato conosciuto ma sicuramente è più vicino alla realtà USA.

 

Come affrontare questa autentica calamità? E' necessario diffondere un cambiamento culturale che ci porti a adottare i sistemi che hanno ridotto la diffusione dei batteri MDR in quasi tutti i paesi Europei. E' necessario che si crei una cultura condivisa di lotta alle IOS e ai batteri MDR che comprenda:

"In questo scenario anche la diffusione di una maggiore cultura sulla pulizia ed igiene delle mani può contribuire in modo rilevante" spiega Pierangelo Clerici, Presidente AMCLI e Direttore U.O. Microbiologia A.S.S.T Ovest Milanese. "L'auspicio e il nostro impegno come  associazione di microbiologi clinici è di Istituire corsi di formazione sul controllo delle IOS e delle Muti-resistenze a tutti i livelli dell'organizzazione sanitaria, spostando l'attenzione anche nel mondo della scuola, ove più facile è iniziare una profonda campagna educativa i cui effetti si vedranno nella società e nei luoghi di cura ed assistenza".

 

"ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo ha promosso in tal senso un sistema informatizzato facilmente ripetibile in altre strutture attraverso il quale viene erogato corso di formazione a distanza sul manuale dell'OMS, questionario di autovalutazione sul framework dell'OMS e programma di raccolta delle osservazioni dirette(http://buonepratiche.agenas.it/practices.aspx).  Il lavaggio con acqua e sapone non è sempre disponibile in tutti i Paesi e non è sempre applicabile vicino al paziente: quindi quale soluzione migliore dell'uso della soluzione alcolica. E' necessario creare una comunione di intenti fra pazienti, care-giver, volontari e operatori sanitari perché tutti collaborino. Si dovrebbe ottenere che il paziente possa dire al medico: "dottore si è ricordato di lavare le mani?" Senza che il paziente abbia timore di offendere il medico ed il dottore non si risenta o si alteri. Con l'intento di non aumentare il numero di denunce già spesso ricercate da avvocati in cerca di lavoro" ricorda Annibale Raglio, Coordinatore del Comitato di Studio dell'AMCLI.

 

La soluzione per contrastare e prevenire il rischio di IOS passa anche attraverso la creazione di reti diinterazione nelle singole strutture, fra le diverse strutture, a livello regionale e a livello nazionale.Creare gruppi di referenti delle infezioni che lavorano insieme dall'ospedale fino a livello nazionale e internazionale Seguire le indicazioni del Comitato Europeo per il Controllo delle infezioni (EUCIC)(https://www.escmid.org/research_projects/eucic/Creare un comitato nazionale con rappresentanti delle Società scientifiche coinvolte (Infermieri, Igienisti, Infettivologi, Microbiologi, Farmacisti)In Italia alcune Regioni (es Emilia Romagna) e alcune Società Scientifiche (SIOMPIOS, SITI-GISIO, AMCLI) sono più attive ma serve un intervento più coordinato con adeguate risorse.

 

AMCLI - Associazione Microbiologi Clinici Italiani - è stata costituita nel 1970 ed è articolata su delegazioni regionali. L'associazione scientifica ha sede a Milano ed è attualmente presieduta dal prof. Pierangelo Clerici, Direttore U.O. Microbiologia A.S.S.T Ovest Milanese, Legnano. Tra le finalità statutarie di AMCLI, lo sviluppo della Microbiologia clinica. Una delle peculiarità della società scientifica è operare attraverso gruppi di lavoro su specifiche materie d'interesse. Tra questi spiccano quello sulle Infezioni Sessualmente Trasmissibili, sulle infezioni nei Trapianti d'organo, sulle infezioni nell'anziano e nei neonati, sulla Neurovirologia, sulle Infezioni nel paziente critico, sulle infezioni materno-fetali, sull'immunologia e sulle malattie parassitarie.



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