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venerdì 10 novembre 2017

Salute e sanità. Osservatorio Prodeitalia: in aumento i debiti e le richieste d'aiuto delle famiglie italiane per cure mediche, assistenza agli anziani e ai disabili

Prodeitalia: aumentano debiti e richieste d'aiuto famiglie italiane per cure mediche, assistenza agli anziani e ai disabili.

Il 23% degli intervistati si indebita per garantire prestazioni sanitarie a un familiare in condizione di fragilità. 


Cure mediche: aumentano quelli che rinunciano per motivi economici. È salito a 12,2 milioni il numero degli italiani che nell'ultimo anno ha rinunciato o rinviato una prestazione sanitaria per ragioni economiche, 1,2 milioni in più rispetto all'anno precedente. (Dati Censis). 

Sono numeri che spingono a riflettere sulla concreta e drammatica difficoltà economica delle famiglie italiane, una condizione aggravata anche da un Servizio Sanitario Nazionale debole, tra liste d'attesa troppo lunghe per gli esami e l'elenco dei farmaci rimborsabili sempre più esiguo.

Da un'indagine condotta dall'Osservatorio Prodeitalia che, nell'ultimo anno ha analizzato la situazione economica di circa 300 famiglie assistite, è emerso come il 23% dichiara di essersi indebitato per poter garantire un'adeguata assistenza medica ad un proprio familiare invalido o anziano, debiti che, in alcuni casi, arrivano a sfiorare i 3.000 euro; inoltre, sono sempre più frequenti i casi in cui i prestiti presi o i mutui accesi, vanno a gravare o a peggiorare una condizione di indebitamento preesistente. 

Sempre secondo la Ricerca, il 46% dichiara di aver rinunciato da anni alle visite mediche esami e controlli di prevenzione, proprio perché non in grado di far fronte alle spese sanitarie.

"A complicare il quadro, un marcato divario regionale che sottolinea in modo impietoso un diverso accesso alla tutela della salute e alle cure dei cittadini. Sono, infatti, numerose le richieste di aiuto che Prodeitalia riceve ogni giorno da nuclei familiari che non riescono a sostenere le spese mediche. La nostra indagine evidenzia che la maggior parte delle richieste proviene proprio dalle Regioni del Sud Italia, quasi l'80% del totale, ma ci sono anche famiglie provenienti da territori normalmente considerati 'ricchi', come il Veneto e il Trentino. Nelle grandi città, come Roma per esempio, si ricrea questo microcosmo con le sue differenze. Abbiamo notizia di famiglie che nelle periferie rinunciano in qualche caso alle cure mediche e molto spesso alla prevenzione. Questo succede quando si rivolgono ad una struttura sanitaria in cui le liste d'attesa sono impossibili e dove non ci si possono permettere le parcelle del privato. Gravissima poi la situazione di molte famiglie con uno o più disabili a carico. L'assistenza pubblica viene ridimensionata di continuo e molte famiglie a fronte di un'esigenza 24 ore su 24 sono costrette ad indebitarsi"  - dichiara l'Avvocato Francesca Scoppetta, uno degli ideatori del Progetto Prodeitalia.

Progetto Prodeitalia Nasce allo scopo di offrire un aiuto a chi per motivi di salute, economici, organizzativi o di varia natura, non riesce più a onorare i propri debiti. 

Sulla base della legge 3/2012 che regola il sovraindebitamento e introduce nell'ordinamento giuridico italiano la procedura di esdebitazione, Prodeitalia assiste e aiuta le aziende e i cittadini che, almeno in una prima fase, hanno la necessità di essere guidati. 

I professionisti che hanno aderito al Progetto offrono le proprie competenze fornendo una prima consulenza gratuita sugli strumenti che la legge mette a disposizione, trovando lo strumento giuridico utile a risolvere il problema e riducendo i debiti fino all'80%.

Osservatorio Prodeitalia Ideato dalla squadra di professionisti dell'omonimo Progetto, l'Osservatorio si pone l'obiettivo di rilevare dati sulla crisi economica che non compaiono nelle statistiche istituzionali. 

Le ricerche, infatti, si basano sulla raccolta e analisi di dati in riferimento alle esperienze concrete dei soggetti intervistati, allo scopo di fornire numeri e informazioni più aderenti possibili alla realtà.




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