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giovedì 13 giugno 2013

Sicurezza farmaci. Legame sospetto tra pillole Yaz e Yasmin, 23 decessi in Canada

Legame sospetto tra pillole Yaz e Yasmin, 23 decessi in Canada. Due class action contro la Bayer produttrice delle pillole anticoncezionali di ultima generazione

 

Alcune prove scientifiche avrebbero stabilito il collegamento tra l'assunzione delle pillole Yaz e  Yasmine, anticoncezionali di « ultima generazione » e la morte di 23 donne. La maggior parte di queste sarebbe morta improvvisamente per embolia causata da coaguli di sangue e avevano meno di 39 anni, la più giovane addirittura 14 anni.

A seguito di queste morti sospette ben due class action sono state intraprese in Canada contro il produttore delle pillole, la Bayer, colosso farmaceutico che è l'esclusivo detentore della formula chimica del drospirenone, un progestinico di sintesi alla base dei due noti farmaci anticoncezionali. Una delle azioni è già stata autorizzata da un tribunale dell'Ontario. L'altro ricorso, è ancora in attesa di approvazione da un'altra corte.

L'avvocato che ha avviato le due azioni, Tony Merchant, è convinto che centinaia di donne sono state danneggiate a causa di queste pillole anticoncezionali di nuova generazione.

L'avvocato ha affermato che anche se la morte delle utenti di Yaz o Yasmine si verifica piuttosto raramente, tuttavia centinaia di pazienti sarebbero state sottoposte a rimozione della colecisti o ictus, o stanno prendendo farmaci per rendere più fluido il sangue per il resto della loro vita.

Health Canada ha avvertito che il rischio di coaguli di sangue per le donne che assumono Yaz e Yasmin è da 1,5 a tre volte superiore a quelle che assumono altri tipi di pillole.

La Bayer per difendere i propri prodotti a spada tratta, come ha sostenuto un proprio portavoce alla CBC / Radio-Canada, in tutta risposta ha resistito contro l'autorizzazione concessa alla prima class action canadese e ha proposto appello che verrà discusso nel  prossimo mese di settembre.

Vi è da rilevare, però, che secondo alcune fonti lo stesso colosso farmaceutico avrebbe già pagato più di un miliardo di dollari per transigere alcune controversie ed evitare procedimenti giudiziari negli Stati Uniti. Quindi, ad oggi, nessuna delle accuse mossele sono state dimostrate in tribunale.

Alla luce di tali notizie Giovanni D'Agata, fondatore dello "Sportello dei Diritti", comunica che l'associazione continuerà a monitorare l'evolversi della vicenda per verificare se i danni di cui sono accusate di essere causa le pillole in questione verranno dimostrati in un'aula di tribunale e a seguito di approfondite ricerche scientifiche indipendenti e autorevoli anche per evitare inutili allarmismi nel Nostro Paese giacchè le pillole in questione sono distribuite anche in UE e quindi in Italia.

 




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Redazione del CorrieredelWeb.it


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